Versione Stampabile: SISTRI e sistema sanzionatorio: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
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SISTRI e sistema sanzionatorio: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!



SOMMARIO: – 1. Premessa; – 2. Le modifiche apportate al T.U.A. dal D.Lgs. 205/2010; – 3. Le modifiche apportate all’articolo 258 TUA; – 4. Il rimedio; – 5. Un rimedio solo apparente; – 6. Nuova svista indotta; – 7. Regime sanzionatorio vigente; – 8. Conclusioni. 

1 – Premessa
Anche chi non avesse mai pronunciato la locuzione latina «Errare humanum est…..», probabilmente, dovrà iniziare ad usarla – per primo chi scrive –, se non altro, a mo’ di mantra utile a scongiurare la possibilità di incorrere in errori indotti dalla imperversante complessità della vigente disciplina ambientale.
E’ con una certa insofferenza che ci riaccostiamo al tormentone «SISTRI & C.», pur se – stavolta – in via del tutto incidentale e quindi senza affrontare direttamente la sostanza dell’italico sistema di tracciabilità dei rifiuti: momentaneamente abrogato lo scorso anno, poi risorto, quindi ri-prorogato e, adesso, “sospeso” – in termini di entrata in operatività – dall’articolo 52, comma 1, del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 « Misure urgenti per la crescita del Paese », pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 129 alla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012, con entrata in vigore prevista per il giorno stesso della sua pubblicazione: oggi.
Anche stavolta – come sempre più spesso capita in questo periodo emergenziale – si tratta di una previsione statuita con decreto legge e quindi connotata da una provvisorietà, che, pur avendo forza di legge nell’immediato, produce effetti solo temporanei, essendo destinata a perdere efficacia “retroattivamente” se il Parlamento non dovesse convertirlo in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta (salvo farne salvi gli effetti prodotti nel periodo di vigenza).


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