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Rigassificatore di Brindisi: V.I.A. postuma e audizione delle popolazioni interessate


Il Consiglio dei Ministri ha stabilito la riapertura della Conferenza di Servizi in ordine al rigassificatore di Brindisi per l’espletamento di un’unica procedura di V.I.A. e per l’audizione delle popolazioni interessate.


I Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno deciso di istituire il Comitato interministeriale per la promozione della terza Conferenza nazionale dell’energia e dell’ambiente, il cui avvio è previsto entro il Marzo del 2007.
La Conferenza definirà una strategia nazionale energetica e ambientale, esaminando gli scenari a breve termine per superare l’attuale fase di emergenza del sistema energetico e gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili contenuti nel programma di Governo.
A seguito della analisi della situazione dei terminali di rigassificazione di GNL già autorizzati o in corso di istruttoria, effettuata dai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nell’ambito della riunione presso la Presidenza del Consiglio, è emerso quanto segue:
- procedono i lavori di costruzione del terminale al largo della costa di Rovigo, che sarà completato nel 2008, del quale si riconosce il carattere strategico per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale. L’isola temporanea artificiale, realizzata a circa 600 metri dalla costa al fine di consentire i lavori necessari per far attraversare in sotterraneo al gasdotto proveniente dal mare le aree di costa più sensibili, sarà sottoposta a formale procedura di VIA, anche per rispondere alle obiezioni della Commissione europea sul progetto;
- per il terminale di Brindisi, è stata decisa la riapertura della conferenza dei servizi per valutare in modo pieno ed esaustivo tutti i profili ambientali che la realizzazione dell’impianto comporta. Tale decisione consegue alla presa di posizione della Commissione europea che, nel corso di recenti incontri, ha ribadito la necessità di una unica procedura di VIA sull’impianto e sulle connesse opere portuali, non ritenendo adeguato il procedimento autorizzativo definito dalla legge n. 340 del 2000, che regolava l’autorizzazione alla costruzione di tali impianti. Nell’ambito della ripresa del procedimento sarà anche effettuata la consultazione delle popolazioni interessate, ai sensi della direttiva “Seveso” sugli impianti a rischio;
- per i rimanenti progetti, proseguono secondo i tempi previsti le istruttorie di VIA. In particolare, per il progetto di S.Ferdinando/Gioia Tauro la Regione Calabria ha già espresso parere positivo. Per il terminale di Porto Empedocle, il proponente ha variato il progetto iniziale, dimezzando le dimensioni delle navi di trasporto del GNL, superando così il parere negativo a suo tempo espresso dalla Commissione VIA. Per i due progetti ubicati nell’area triestina, sulla base delle integrazioni tecniche recentemente presentate dai proponenti sono state avviate le procedure previste dalla Convenzione di Espoo per la consultazione dei Ministeri dell’ambiente delle Repubbliche di Slovenia e della Croazia. Per il terminale galleggiante al largo della costa tra Livorno e Pisa, il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato la costruzione del gasdotto che collegherà il terminale alla rete nazionale dei gasdotti in terraferma.



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