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Diritto di accesso all'informazione ambientale

TAR di Cagliari

La legittimazione all’accesso (ed alla correlativa tutela processuale) compete, oltre che alle persone fisiche, agli enti esponenziali di interessi collettivi e diffusi dotati di sufficiente rappresentatività e aventi finalità statutarie direttamente ricollegabili all'oggetto dell'istanza; inoltre, con specifico riferimento al Codacons, è stata più volte riconosciuta la sua legittimazione ad esercitare il diritto di accesso (e ad azionare la correlativa tutela processuale) in ordine a documenti amministrativi incidenti sull’ambiente e sugli interessi dei consumatori e degli utenti di pubblici servizi.

(Nella fattispecie, il Collegio ha evidenziato che nessun dubbio sussiste in merito alla legittimazione del Codacons, un ente associativo che ha tra i suoi scopi quello di affermare il “diritto alla trasparenza, alla corretta gestione e al buon andamento delle pubbliche amministrazioni” e di tutelare i consumatori contro i danni ambientali; è iscritto nell’elenco nazionale degli enti rappresentativi dei consumatori ed utenti ed è “associazione di protezione ambientale” ai sensi della legge 8 luglio 1986, n. 349, per cui può avvalersi dello “speciale regime” di accesso alla documentazione amministrativa previsto dal d.lgs. 19 agosto 2005, n. 195 in materia di “informazioni ambientali”; è, infine, “associazione di promozione sociale” e, come tale è legittimata a promuovere azioni giurisdizionali; ad intervenire nei giudizi promossi da terzi, a tutela dell'interesse dell'associazione, e in giudizi civili e penali per il risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di interessi collettivi concernenti le finalità generali perseguite dall'associazione; a ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti illegittimi lesivi degli interessi collettivi).

I provvedimenti direttamente incidenti sull’ambiente e sul territorio, adottati da un ente che, in base ad una norma di legge regionale, svolge attività “funzionale al perseguimento dell'obiettivo regionale di promozione dello sviluppo sostenibile e di tutela e promozione della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati, con particolare attenzione a quelli agricoli […] ed è titolare di un potere di controllo e di supporto tecnico degli organi regionali in ordine a tutti i principali interventi potenzialmente incidenti sull’ambiente regionale, devono essere accessibili da parte dell’associazione stessa.

(Nella specie, il collegio ha sottolineato che la conoscenza dei provvedimenti adottati in materia di impianti eolici incide direttamente sulle finalità statutarie e normative dell’associazione ricorrente – la Codacons – ponendosi quale “presupposto conoscitivo necessario” affinché detta Associazione possa efficacemente svolgere la propria funzione di tutela degli interessi collettivi degli utenti e dei consumatori).

Il diritto di accesso degli enti esponenziali discende dalla mera attinenza degli atti amministrativi richiesti con i loro scopi statutari. Il concetto di informazione ambientale (suscettibile di accesso) è esteso a tutte le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa. La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione.

(Nella specie, il Collegio ha ribadito che possono essere oggetto di accesso i dati del personale dell’Amministrazione con mansioni nel settore ambientale, che possono avere delle ricadute indirette sulle deliberazioni ambientali adottate dalla Amministrazioni. Inoltre, le procedure amministrative di scelta dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, unitamente al risultato delle correlative gestioni, sono state assoggettate ad un regime di piena ed incondizionata pubblicità, a prescindere addirittura da una eventuale richiesta di soggetto specificamente interessato. Pertanto, il Collegio ha respinto la tesi della regione, secondo cui la ricorrente non avrebbe avuto interesse ad accedere agli atti, in quanto non riconducibili alla nozione di “informazione ambientale”).


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