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Percolato e confine fra la disciplina sugli scarichi e quella sui rifiuti

Cassazione, n. 7214/11

In materia di tutela delle acque e gestione dei rifiuti, è principio generale e assodato che è l'interruzione del nesso funzionale e diretto delle acque reflue con il corpo idrico ricettore a ricondurre la gestione delle acque reflue medesime nell'ambito dei rifiuti. Il percolato – definito dal D.Lgs n. 36/03 come "liquido che si origina prevalentemente dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi" –può assumere la connotazione di "rifiuto" soltanto allorquando lo stesso non si configuri quale acqua sostanzialmente "di processo" direttamente smaltita in un corpo idrico ricettore.

(Nella specie, il Collegio ha evidenziato che, invece, in ricorso non è stata dedotta l'insussistenza di un nesso funzionale e diretto delle acque reflue con il corpo idrico ricettore).


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