Residua in capo al legale rappresentante della Società esercente un impianto, autorizzato con AIA, il potere-dovere di vigilanza che – tuttavia - non può giungere al livello di dettaglio necessario per verificare, con le cadenze periodiche specificate nel provvedimento di autorizzazione, il rispetto delle prescrizioni, analiticamente dettagliate nell’allegato tecnico.
(Nella specie, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Direttore tecnico, nonché procuratore speciale e responsabile della gestione di una Società autorizzata a gestire (anche) un impianto di trattamento di RSU e assimilati, erano stati chiamati a rispondere del reato di inosservanza delle prescrizioni A.I.A., di cui all’art. 29-quattuordecies T.U.A., per inosservanze di natura squisitamente tecnica, quali – a titolo di esempio - la verifica dell’efficienza di carboni attivi derivanti dai box di stoccaggio dei rifiuti contenenti COV, l’esecuzione dei controlli degli inquinanti nelle emissioni in atmosfera, la ricerca di tutti i parametri previsti dal piano di monitoraggio e controllo.
Il legale rappresentante è stato prosciolto ex art. 129 c.p., prima dell’apertura del dibattimento, per non aver commesso il fatto).
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