Sul numero 5/12 della rivista "Ambiente & Sviluppo", edita da IPSOA, è stato pubblicato un articolo, a firma del Prof. Avv. Franco Giampietro, dal titolo "I primi vent'anni della rivista...e le ultime leggi sull'ambiente".
Di seguito, un abstract
Mi è gradito l’incarico di introdurre l’odierno Convegno
su: «Reati ambientali e responsabilita` d’impresa. Sottoprodotti
ed end of waste», per sottolineare che la
Rivista Ambiente & Sviluppo di Ipsoa ha partecipato all’organizzazione
dell’iniziativa, celebrando oggi l’anniversario
del ventesimo anno della sua fondazione. Il suo
primo numero è uscito infatti nel gennaio 1993... Non è il mio un saluto di maniera, poiché nei quattro
lustri, già maturati, è cresciuta la famiglia dei collaboratori
e dei lettori, anche se la Rivista è nata come «Consulenza.
Ambiente».
Oggi, non sono pochi, tra i presenti al
Convegno, compresi alcuni relatori, quelli che continuano
ad alimentarne il suo ruolo di interlocutrice privilegiata
nel ricco dibattito tra legislazione, dottrina e giurisprudenza
ambientale. Dibattito in Italia, sempre più esteso, almeno
quanto alla presenza degli addetti ai lavori nei mezzi
di comunicazione e certamente sviluppatosi nelle sedi
istituzionali e culturali, ma con risultati, che non sembrano
lusinghieri, se volgiamo lo sguardo indietro (a voler
partire dai primi anni ‘90) e se li confrontiamo con
gli ultimi (e plurimi) interventi legislativi del nuovo Governo
(novembre 2011 - aprile 2012).
Anzi, é proprio la Rivista Ambiente & Sviluppo ad offrirci
l’occasione per tirare un sintetico bilancio della ben nota
ipertrofia legislativa, sviluppatasi negli ultimi venti anni,
utilizzando, come aree di scavo, i tre temi dell’odierno
Convegno.
Vale a dire:
1) la semplificazione legislativa, considerata sotto il profilo
dell’autorizzazione unica ambientale dell’attività d’impresa;
2) la definizione di rifiuto - sottoprodotto - end of waste;
3) i reati ambientali e la responsabilità degli enti collettivi.
Si tratta, infatti, di temi, che riemergono prepotentemente,
(o se si preferisce), ancora una volta, nella recente
legislazione pulviscolare, ponendoci il seguente quesito:
siamo sulla buona strada?
C’é da dubitarne...