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Rinnovabili in zona sottoposta a vincolo paesaggistico

TAR di Venezia

Affermare che un intervento, volto a installare pannelli fotovoltaici in modo omogeneo su una falda di un tetto,con cui fanno corpo, sia pure in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, possa alterare il panorama della zona non pare ragionevolmente sostenibile: la presenza dei pannelli fotovoltaici appoggiati sul tetto di una qualsiasi abitazione, e formanti corpo con esso, è insignificante in un siffatto contesto, tanto più considerata l’ampia ed acquisita presenza sul territorio regionale di impianti simili, di contenute analoghe dimensioni, tali da essere ormai divenuti un elemento architettonico sostanzialmente insignificante. In altri termini, non s’intende affermare che, nello specifico contesto, quei pannelli non aggravano un ipotetico preesistente degrado, ma invece che gli stessi si pongono come un intervento che non altera il contesto perché, in concreto, non lo trasforma.

(Nel caso di specie, il Collegio ha evidenziato che il secondo progetto presentato, a differenza del primo, prevede l’omogenea copertura di una sola falda del tetto – con cui fanno dunque corpo – della costruzione, la quale a sua volta appartiene alla tipologie delle villette unifamiliari su due piani, di recente e normale fattura, posta al lato di una strada totalmente urbanizzata – dove si contano decine di costruzioni consimili – e non lontana da una scuola e da una chiesa. Inoltre, la stessa Soprintendenza ha riconosciuto che l’impianto è fuori del nucleo abitato in cui si trova la costruzione interessata che il sito assume connotati di rara bellezza naturalistica).


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