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Processo di inertizzazione di fanghi, percolato e calce - Comunicazione al Catasto Rifiuti - Codici CER a specchio

Trib. di Roma, sez.II civ., n. 6397 e 6399/2013

Rifiuto prodotto dal processo di inertizzazione del percolato e/o fanghi biologici con calce - obbligo di annotazione sui registri di carico e scarico - comunicazione al Catasto Rifiuti – qualità di nuovo rifiuto – esclusione

Il rifiuto prodotto a valle del processo di inertizzazione del percolato di discarica (codice CER 190703) e dei fanghi biologici (codice CER 190805), attraverso la miscelazione dei suddetti rifiuti con la calce, non assume la qualità di nuovo rifiuto e non deve essere registrato dai gestori della discarica nei registri di carico e scarico dei rifiuti, né deve essere oggetto di comunicazione (MUD) al Catasto Rifiuti.

Codice CER a specchio – presunzione di pericolosità – declassificazione da rifiuto pericoloso a non pericoloso – Decisione 532/2000/CE e 2001/118/CE - esclusione

In presenza di un rifiuto con codice CER a specchio (nel caso di specie, il percolato di discarica, codice CER 19.07.02* e CER 19.07.03) l’organo pubblico di controllo non può presumere la pericolosità del rifiuto, in assenza di analisi che comprovino la effettiva pericolosità del rifiuto. Non trova accoglimento nel nostro ordinamento la presunzione di pericolosità dei rifiuti con codice CER a specchio e non è corretto parlare di possibilità (per il produttore/detentore del rifiuto) di declassificazione da rifiuto pericoloso a rifiuto non pericoloso. Il produttore/detentore del rifiuto (nel caso di specie, impianto di discarica), ai fini della classificazione dello stesso, non è tenuto ad un’analisi del 99,9% delle componenti del rifiuto (analisi tecnicamente irrealizzabili) ma ad eseguire le analisi prescritte dall’autorizzazione all’esercizio dell’impianto e a ricercare soltanto le sostanze che verosimilmente possono essere presenti nel rifiuto, in base al ciclo di produzione dello stesso.



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