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Impianto acustico: Legge quadro e regolamento attuativo

Consiglio di Stato, Sez. VI, sent. n. 35/2014

Invero, la mitigazione del rumore con apposite barriere è una misura di prevenzione materiale degli effetti dell'inquinamento acustico che va applicata secondo scelte tecniche da operare non in ragione del solo costo economico ma anche, nei limiti di ragionevolezza e proporzionalità, degli effetti e della incidenza sugli interessi potenzialmente lesi da quell'inquinamento.

In questo quadro, una barriera di mitigazione materiale del rumore da alta velocità ferroviaria applicata al ricettore anziché — come qui domandato — alla sorgente appare irragionevole e sproporzionata. Essa infatti appare muovere dalla considerazione del fenomeno dell'inquinamento acustico come danno da circoscrivere a un puntuale immobile che ne sia destinatario nella sua oggettiva materialità e nel suo uso dal solo interno, quasi si tratti di un bilaterale rapporto di scontato danno a cose anziché di prevenzione di un effetto diffuso nell'ambiente circostante. Invece si tratta di contenere l'emissione, piuttosto che prevenire l'immissione, di danni e disagi diffusi, da propagazione in incertam personam, che compromettono beni primari come la salute umana e la qualità della vita (quiete) e la stessa consistenza materiale delle cose altrui.

Perciò, nei termini in cui è materialmente possibile, la mitigazione materiale va senz'altro applicata "a monte", vale a dire nella maggior prossimità possibile alla sorgente del rumore, in quanto posizione che massimizza l'effetto schermante.

(Nella specie, è stato ritenuto che, ai fini dell'abbattimento del rumore ferroviario mediante schermi fonoassorbenti o altri mezzi passivi di contenimento, l'immobile andava seriamente preso in considerazione come un ambiente di vita, con tanto di spazio circostante, dal quale si va e si viene, ed eventualmente (come è qui stato rappresentato) anche di una fonte di reddito d'impresa.)

[In corso di pubblicazione in Ambiente e Sviluppo, 2014, fasc. 4, con nota di A. MURATORI, “Mitigazione delle infrastrutture ferroviarie: è arbitraria l’opzione di intervenire solo sul ricettore”.]



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