Rassegna monotematica di giurisprudenza - Le valutazioni ambientali (VIA, VAS, VINCA, AUA, AIA)
Biogas da processo di depurazione delle acque - disciplina giuridica
Nozione di produttore iniziale di rifiuto - nozione di produttore giuridico del rifiuto - operazioni di manutenzione di impianti di depurazione
Procedimento di rilascio di VIA - condotta negligente ed inerte della P.A. - quantificazione del risarcimento del danno da ritardo
Ambiente & Sviluppo (Ipsoa Wolters Kluwer Italia) n.1/2023
Installazione di impianto di produzione da energia rinnovabile su superficie comune condominiale
Responsabilità del proprietario incolpevole - nozione di operatore - messa in sicurezza d'emergenza - principio =chi inquina paga=
DELIBERA ANAC n. 378 del 27 luglio 2022
Programma sperimentale "Mangiaplastica" - Criteri, condizioni e modalità per l'erogazione del contributo a favore dei Comuni
Autorizzazione paesaggistica, energie rinnovabili, pannelli fotovoltaici, comunicazione di preavviso di rigetto, motivazioni per il diniego
Prefazione del volume "COMMENTO AL D.LGS N. 205/2010 SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, PROFILI GIURIDICI E TECNICI", a cura di F. GIAMPIETRO
Franco Giampietro
Il volume collettaneo, qui presentato, ha un suo antecedente, che ne svela origini e motivazione.
Per la stessa Collana “Testo Unico Ambientale” ho coordinato un’opera di commento interdisciplinare (giuridico-tecnico) alla direttiva 2008/98/CE sulla gestione dei rifiuti. Direttiva che ha rappresentato e rappresenta - com’è noto - la regola comunitaria “vincolante” per il Legislatore nazionale in sede di approvazione del decreto legislativo 205/2010, di seguito commentato.
In quel volume “Commento alla direttiva 2008/98/CE sui rifiuti. Quali modifiche per il Codice dell’ambiente?” (IPSOA, ottobre 2009) gli stessi Autori, che ora curano l’analisi del decreto legislativo n. 205, hanno affrontato l’esame dei capitoli fondamentali della cit. direttiva, ben consapevoli della sua natura di disciplina innovativa (direttiva-quadro) sulle previgenti prescrizioni comunitarie (risalenti all’originaria direttiva del 1975, n. 442 …).
Ed, infatti, ne hanno messo in rilievo non solo “la consolidazione” dei testi previgenti, con risultati di coordinamento, di semplificazione e di aggiornamento di istituti tradizionali (per es.: con l’assorbimento della disciplina degli oli usati e dei rifiuti c.d. organici; con le nuove definizioni generali di smaltimento, recupero, riutilizzo e preparazione per il riutilizzo; con l’integrazione della nozione di rifiuto con quelle di sottoprodotto e di cessazione della qualifica di rifiuto … ecc.), ma anche l’ingresso di rilevanti novità nell’approccio metodologico alla regolamentazione del ciclo dei rifiuti, nel perseguimento di puntuali obiettivi di una politica ambientale di gestione delle risorse naturali di tipo preventivo. Ci riferiamo, per esempio, alla previsione della responsabilità estesa del produttore del prodotto, da cui deriva poi il rifiuto; alla prevenzione dei rifiuti con apposita programmazione e con specifiche misure incentivanti il riutilizzo del prodotto; alla definizione di scadenze e di corrispondenti obiettivi di riciclaggio di “alta qualità”, conseguenti alla raccolta differenziata … ecc.
Per leggere il testo completo della prefazione del volume, in corso di pubblicazione per la casa editrice IPSOA di Milano, scarica il file in formato pdf
Collegandovi al seguente link, troverete il sommario del volume.
E' prevista, inoltre, la possibilità di acquistare il volume in prevendita compilando il coupon in allegato
Per la stessa Collana “Testo Unico Ambientale” ho coordinato un’opera di commento interdisciplinare (giuridico-tecnico) alla direttiva 2008/98/CE sulla gestione dei rifiuti. Direttiva che ha rappresentato e rappresenta - com’è noto - la regola comunitaria “vincolante” per il Legislatore nazionale in sede di approvazione del decreto legislativo 205/2010, di seguito commentato.
In quel volume “Commento alla direttiva 2008/98/CE sui rifiuti. Quali modifiche per il Codice dell’ambiente?” (IPSOA, ottobre 2009) gli stessi Autori, che ora curano l’analisi del decreto legislativo n. 205, hanno affrontato l’esame dei capitoli fondamentali della cit. direttiva, ben consapevoli della sua natura di disciplina innovativa (direttiva-quadro) sulle previgenti prescrizioni comunitarie (risalenti all’originaria direttiva del 1975, n. 442 …).
Ed, infatti, ne hanno messo in rilievo non solo “la consolidazione” dei testi previgenti, con risultati di coordinamento, di semplificazione e di aggiornamento di istituti tradizionali (per es.: con l’assorbimento della disciplina degli oli usati e dei rifiuti c.d. organici; con le nuove definizioni generali di smaltimento, recupero, riutilizzo e preparazione per il riutilizzo; con l’integrazione della nozione di rifiuto con quelle di sottoprodotto e di cessazione della qualifica di rifiuto … ecc.), ma anche l’ingresso di rilevanti novità nell’approccio metodologico alla regolamentazione del ciclo dei rifiuti, nel perseguimento di puntuali obiettivi di una politica ambientale di gestione delle risorse naturali di tipo preventivo. Ci riferiamo, per esempio, alla previsione della responsabilità estesa del produttore del prodotto, da cui deriva poi il rifiuto; alla prevenzione dei rifiuti con apposita programmazione e con specifiche misure incentivanti il riutilizzo del prodotto; alla definizione di scadenze e di corrispondenti obiettivi di riciclaggio di “alta qualità”, conseguenti alla raccolta differenziata … ecc.
Per leggere il testo completo della prefazione del volume, in corso di pubblicazione per la casa editrice IPSOA di Milano, scarica il file in formato pdf
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E' prevista, inoltre, la possibilità di acquistare il volume in prevendita compilando il coupon in allegato
